Tour dei castelli del deserto orientale

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Il deserto orientale

Il deserto orientale si estende per centinaia di chilometri a est di Amman e supera i confini giordani fino ad arrivare a Baghdad.
Benché oggi rappresenti una delle aree meno accoglienti e popolate del paese, durante il periodo della dinastia Omayyade (VII secolo) si trattava di una zona di terreni fertili e molto ambita dai califfi di Damasco che, in cerca di un po’ di sollievo dalla vita cittadina, la scelsero per costruirvi palazzine di caccia, caravanserragli e fattorie.

Queste costruzioni furono poi definite “castelli del deserto” e sono tra gli edifici più antichi e affascinanti di tutto il paese.

Qasr Mushatta

Il Qasr Mushatta (in arabo “palazzo d’inverno”), è il primo castello che andrebbe visitato partendo da Amman per un tour dei castelli del deserto. più grande tra i castelli del deserto, poiché si trova appena oltre l’uscita nord dell’aeroporto Queen Alia.
Fu costruito nel VIII secolo ed è ancora ben conservato. Intorno all’edificio corre una muraglia a pianta quadrata; le antiche torri sono crollate ma resiste ancora una parte del bassorilievo classico che un tempo decorava l’intera facciata. Il sultano ottomano Abdul Hamid II, prima dello scoppio della prima guerra mondiale, decise di rimuoverne una parte per ingraziarsi l’imperatore di Germania Guglielmo I e donarla al Pergamon Museum di Berlino.

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Qasr Kharana

Il Qasr Kharana, costruito alla fine del VII secolo è probabilmente quello che ispirò la definizione di “castelli del deserto”. Con la sua figura solida e imponente, si presenta come una fortezza costruita a scopo difensivo, munita di torri massicce, strette feritoie ed un unico, piccolo ingresso. 
In realtà, però, le sue torri sono piene e quindi non fungevano da alloggio per i soldati. E’ molto più probabile, invece, che la struttura fu costruita come base e punto di ritrovo in cui i capi dei clan nomadi rivali potessero deporre le armi e ritrovarsi per discutere.
Al piano terra troviamo delle stanze lunghe e buie che fungevano probabilmente da stalle, mentre lungo il cortile, ora spoglio, un tempo correva un portico ad archi.
Dal cortile si alzano due scale, che conducono al piano superiore. Qui troviamo numerose stanze (chiamate bayt), che fungevano da alloggi per i capi clan ed erano decorate con graffiti ed eleganti soffitti a volte incrociate.
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Qusayr Amra

Il Qusayr (in arabo “piccolo castello”) Amra, tra tutti è  l’edificio che meno si avvicina ad un castello. Si tratta infatti di un piccolo stabilimento termale, alimentato dalla acque del Wadi Butm che lo circondavano.
Voluto dal califfo Walid I intorno al 710, costituiva una delle oasi di relax dei califfi omayyadi di Damasco.
La particolarità di Qusayr Amra sono le sue pareti tappezzate di splendidi affreschi che rappresentano un gioioso inno alla vita: frutti succulenti e vigne, donne nude, amorini, musicisti e cacciatori.
Lo stabilimento si compone di due principale stanze: la sala del trono sul fondo, le terme con spogliatoio, stanza fredda e sala del vapore.

Qasr Azraq

Il castello deve il suo nome, che in arabo significa “castello blu” all’aerea in cui nasce, l’unica oasi giordana. A 100 km da Amman, Azraq funge da sempre come crocevia tra la Giordania e i paesi confinanti.
I romani furono i primi a sfruttare questo edificio, che assume l’aspetto che conosciamo oggi soltanto dopo la ristrutturazione degli Ayyubidi nel XIII secolo.
Una volta varcato l’ingresso ci si ritrova in un ampio cortile e si nota subito l’imponente torre del muro occidentale, con una porta di basalto di tre tonnellate. Le sezioni del castello sono numerose: ci sono la prigione, le stalle, la sala da pranzo, le cucine, il pozzo e anche una piccola moschea a tre navate. Il pezzo forte, però, è la stanza che si trova sopra l’ingresso principale: l’alloggio di Lawrence d’Arabia, che alloggiò qui durante la rivolta araba (1917-18).

Qasr Hallabat

Situato in cima ad una collina a 30 km ad est di Zarqa, Qars Hallabat è uno dei castelli del deserto più articolati. Fondato nel II secolo dai romani, il forte raggiunse il suo periodo di massimo splendore soltanto dopo il VII secolo, con la conquista musulmana. Poco prima dei musulmani, però, già i gassanidi si erano adoperati per trasformare il grezzo forte romano in un’elegante palazzina di campagna, con pavimenti a mosaico, una cappella ed un monastero. Nel VII gli omayyadi musulmani ristrutturarono Qasr Hallabat: i mosaici furono rimaneggiati, il monastero divenne un magazzino e venne aggiunta una moschea.

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Come raggiungere i castelli del deserto

Se volete visitare per bene i castelli del deserto riservate alla gita un’intera giornata. L’unico modo per raggiungere i castelli del deserto è in auto (o taxi) e partendo da Amman, ottimizzando i tempi, è consigliabile seguire il seguente percorso: Qasr Mushatta, Qasr Kharana, Qusayr Amra, Qasr Azraq ed in ultimo Qasr Hallabat.
Dirigetevi a sud di Amman lungo la strada dell’aeroporto. Esattamente 6,5 km dopo l’uscita per Madaba prendete l’uscita a sinistra accanto alla piccola moschea bianca. Da qui proseguite fino ad una svolta a U che vi riporta a nord e infine svoltate a destra all’incrocio. Seguite le indicazione Air Cargo, oltrepassate l’area industriale e la ferrovia dell’Hegiaz. Dopo circa 7,5 km troverete le rovine di Qasr Mushatta alla vostra destra.
Da qui proseguite per le tappe successive come indicato nella mappa.

Orari e costi

Da novembre ad aprile dalle 8.00 alle 16.00.

Da aprile a maggio dalle 8.00 alle 17.30.

Da maggio ad ottobre dalle 8.00 alle 18.30.

Durante il periodo di Ramadan (variabile) dalle 8.00 alle 15.30.

Il costo dell’ingresso ai castelli del deserto (se non avete il Jordan Pass) è pari a 3JD (il biglietto è collettivo e li comprende tutti).

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