E’ quasi impossibile comprendere il Medio Oriente (e la Giordania) senza sapere qualcosa a proposito dell’Islam. Più del 90% della popolazione giordana è musulmana e anche qui, come in tutti i paesi musulmani, la religione influenza molti aspetti della vita quotidiana dei credenti.
La religione islamica
L’Islam è la terza grande religione monoteistica nata in Medio Oriente, Abramo è considerato il primo musulmano e la stessa religione islamica è intesa come riaffermazione e correzione delle due fedi antecedenti (ebraismo e cristianesimo).
L’Islam nasce e si divulga a partire del VII secolo d.C. da un mercante di nome Muhammad originario della Mecca (nell’odierna Arabia Saudita). Muhammad è l’ultimo dei profeti mandati sulla terra da Dio, tra i quali vi erano Abramo, Noè, Mosè, Giovanni Battista e Gesù.
I principi base della religione islamica sono l’esistenza di un solo Dio (in arabo Allah) e la riconoscenza di Muhammad come suo ultimo profeta.
Le fonti principali dell’Islam sono il Corano, la rivelazione che Muhammad ricevette, e gli Hadith, i racconti delle azioni del profeta.
Il Corano
Il testo è diviso in 114 capitoli, dette sure. La prima sura (detta Al-Fatiha) è una preghiera che i musulmani recitano spesso.

La Sunna
La Sunna è la raccolta degli hadith (letteralmente “tradizioni”), ossia la trascrizione delle parole e delle azioni compiute del profeta Muhammad, la storia della sua vita. Nonostante lui non avesse mai reclamato alcuna infallibilità al di fuori della rivelazione del Corano, i suoi seguaci musulmani iniziarono a raccogliere gli hadith. A differenza del Corano, che fu dettato parola per parola da Dio, gli hadith venivano trasmessi da diversi fedeli e quindi godevano di affidabilità assoluta. Nel tempo gli studiosi li hanno classificati ed analizzati con lo scopo di definire quali sono attendibili e quali no.
I cinque pilastri dell’Islam
Ogni musulmano deve rispettare 5 doveri religiosi, tratti dal Corano e dagli Hadith.
La dichiarazione di fede
Il primo pilastro dell’Islam consiste nella dichiarazione di fede (in arabo shahada, testimonianza) nella quale si testimonia che “nulla merita di essere adorato tranne Dio e Muhammad è il messaggero di Dio”.
I musulmani dovrebbero pronunciare questa formula all’inizio e alla fine di ogni giornata. La dichiarazione viene anche ripetuta 5 volte al giorno durante la chiamata alla preghiera nelle moschee.
La preghiera
Un musulmano dovrebbe eseguire le preghiere formali (in arabo salat) 5 volte al giorno: all’alba (fajr), a mezzogiorno (duhr), nel pomeriggio (asr), la sera (isha) e al tramonto (maghrib).
Prima di pregare i musulmani devono accertarsi di essere in uno stato di purezza rituale e lo fanno sciacquandosi la bocca, le narici, la faccia, la testa, la nuca, i piedi, le mani e gli avambracci. In ogni moschea sono presenti delle fontane per compiere queste abluzioni.
Il richiamo alla preghiera in moschea è affidato al muezzin e si chiama adhan, mentre le preghiere sono guidate dall’imam e recitate con il viso rivolto verso la Mecca. L’imam, a differenza del sacerdote cristiano, non ha alcun ruolo di mediazione tra i fedeli e Allah, ma ha esclusivamente una funzione di guida.
La preghiera collettiva del venerdì è un momento comunitario molto importante durante cui il sermone è trasmesso anche per mezzo di altoparlanti.
L’elemosina
L’elemosina (in arabo Zakat, purificazione), costituisce il terzo pilastro della religione islamica.
Tutti i musulmani dovrebbero devolvere (se hanno le possibilità per farlo) un quarantesimo della propria ricchezza ad uno dei seguenti scopi: ai poveri, a coloro i cui cuori devono essere riconciliati, alla liberazione degli schiavi, a chi è oppresso dai debiti e alla causa di Dio.
Secondo la religione islamica Allah è l’unico proprietario di tutte le cose e le ricchezze che un uomo “possiede” sono un dono di Dio.
Il digiuno di Ramadan
Il Ramadan è il nono mese dell’anno musulmano e coincide con il periodo in cui Muhammad ricevette la sua prima rivelazione. Durante il mese di Ramadan i musulmani dovrebbero digiunare dall’alba al tramonto e ogni forma di consumo e vizio è proibita. Sono esclusi dal digiuno tutte le persone (bambini, anziani, malati) che non possono sostenere la pratica per motivi di salute.
Il calendario musulmano dipende dalle posizioni della luna, quindi il mese di Ramadan non cade ogni anno nella stessa stagione.
Durante le ore di luce la vita nei paesi musulmani rallenta, uffici e negozi hanno orari di apertura molto ridotti e appena il sole tramonta tutti rientrano in fretta a casa per consumare l’iftar, il pasto serale.
Il mese di Ramadan si conclude con una festa di tre giorni chiamata Eid al-Fitr.

Il pellegrinaggio
Il quinto pilastro dell’Islam consiste nel compiere il pellegrinaggio (in arabo hajj) alla città santa della Mecca. Ogni musulmano che ne ha i mezzi deve recarsi almeno una volta nella vita a visitare la Kaaba, un cubo di pietra alto 15 m in cui è incastonata una pietra sacra. Secondo l’Islam la Kaaba è stata realizzata da Abramo e dal figlio Ismaele sulle rovine di un santuario costruito da Adamo, primo uomo sulla terra.
Ogni musulmano che si reca alla Kaaba deve compiere sette giri attorno alla Kaaba, ad imitare gli angeli che ruotano attorno a Dio, ed eventualmente baciare la roccia nera. Si deve poi recare alla fonte di Zamzam, scoperta da Ismaele, e percorrere la distanza tra due collinette, per poi proseguire verso la Montagna della Misericordia.
Ogni pellegrino si sposta poi a Mina, un sobborgo della Mecca, dove insieme agli altri fedeli scaglierà pietre contro tre pilastri simboleggianti il diavolo.
Il pellegrinaggio termina con una festa di quattro giorni chiamata Edi al-Adha, celebrata in tutto il mondo islamico.

Trentenne nata e cresciuta in Brianza. Arrivo ad Amman due anni fa, dopo aver conseguito una laurea magistrale in Lingue e Comunicazione Interculturale in Area Euromediterranea – con specializzazione in lingua araba – presso L’Orientale di Napoli. Prima di allora conoscevo ben poco della Giordania, ma ero entusiasta di immergermi nel vivo di quella che sarebbe presto diventata la mia “seconda casa”…