Situato tra Giordania ed Israele, il Mar Morto è un lago che fa parte della Great Rift Valley, una profonda faglia geologica che si estende dalla Turchia fino all’Africa orientale.
La sua costa -420 m sotto il livello del mare- costituisce il punto più basso della Terra e le sue acque raggiungono una salinità del 30% (il tasso di salinità del mare non supera mai il 4%), ed hanno una densità di 1,24 kg/l.
Il lago, già ai tempi dei romani, costituiva una vera e propria spa a cielo aperto: la sua acqua ed i suoi fanghi possiedono proprietà curative e benefiche soprattutto per le malattie della pelle, allergie e infezioni alle vie respiratorie.
Il fatto che ancora oggi possiamo godere di questa splendida spa naturale, però, non è per nulla scontato. Il futuro del Mar Morto è incerto, basti pensare che se negli anni Cinquanta il lago aveva una superficie di un migliaio di km2, oggi si estende per soli 650 km2. Il livello delle sue acque cala di circa un metro ogni anno, poiché la quantità di acqua che evapora è superiore a quella apportata dagli immissari. Il corso del fiume Yarmuk e degli altri affluenti, infatti, vengono deviati poiché costituiscono l’unico rimedio, per i territori vicini, di far fronte all’eterna emergenza idrica giordana.
Se volete trascorrere qualche giornata di relax al Mar Morto, recatevi nelle spiagge private dei resort. Nella spiaggia pubblica è raro (se non impossibile!) trovare persone che fanno il bagno in costume da bagno e, soprattutto, una volta usciti dall’acqua non troverete una bella doccia ad aspettarvi!
Trentenne nata e cresciuta in Brianza. Arrivo ad Amman due anni fa, dopo aver conseguito una laurea magistrale in Lingue e Comunicazione Interculturale in Area Euromediterranea – con specializzazione in lingua araba – presso L’Orientale di Napoli. Prima di allora conoscevo ben poco della Giordania, ma ero entusiasta di immergermi nel vivo di quella che sarebbe presto diventata la mia “seconda casa”…